Archivio mensile:luglio 2021

Ciao Natalie

Non ricordo da quanto tempo non pubblico i miei pensieri, non ne ho idea e sinceramente non importa.
Non so il perché, ma non trovo una ragione  per scrivere, di me, delle mie escursioni, dei cazzi miei. Do la colpa alla pandemia, cosi come altri la darebbero ai vaccini, forse tutto questo periodo ha spento dentro di me le mie passioni, i miei interessi, il sacro fuoco della scrittura, forse è vero, forse no, forse è solo un periodo, che passerà o magari anche no, non so e ripeto, non importa.
Non importava sino a stamattina, sino a quando non sono sceso in laboratorio da Mario e mi ha detto che ieri te ne sei andata, cosi, all’improvviso. E’ stata una botta e la mia zattera ha rischiato di capovolgersi, si, perché la tua morte è stata l’onda più grande di tante altre piccole onde.
Da quanti anni ci conoscevamo? Dieci, quindici, eri entrata nella mia vita in silenzio, grazie a Cioppi, con Stefano, il tuo compagno, una coppia strana, lui con le sue fisse, le sue passioni, quasi manie, e tu, la sua compagna, intelligente, spiritosa, colta, ironica, seria, malata, già, malata, con quella malattia subdola che ti aveva aggredito e che tu combattevi, in silenzio, dignitosamente.
Non ricordo quante serate abbiamo condiviso con te, Stefano e Cioppino come affettuosamente chiamavi Gianluca. Tutti momenti bellissimi, in cui tu sapevi sempre cosa dire, sapevi come ascoltare ed intervenire, ma mai una volta, dico una, in cui tu abbia parlato della malattia, di quella maledetta malattia che accompagnava i tuoi giorni, mai una volta in cui tu ti sia pianta addosso, e ne avresti avuto tutte le ragioni. No, non era nel tuo stile, tu ascoltavi gli altri e li aiutavi, era la tua missione, era la tua forza.
Adesso posso solo sperare che la terra ti sia lieve e tu possa trovare la pace dopo tutti questi anni di guerra con il male. Per Stefano, per Cioppi, per me, sarà dura comare il vuoto che hai lasciato dentro di noi. Buon viaggio Natalie.