Altri pensieri di venerdì notte

Ascona, venerdì notte. Il campanile sta battendo le undici.
Sono appena salito in camera dopo aver visto un’ora abbondante di Propaganda Live, il mio cibo per la mente. Sono arrivato in paese verso le nove e mezza, un tranquillo viaggio in autostrada e lungo la Forcella con un fondo stradale quasi civile, alla Fontana solo le auto di Marco e Gianfranco, nessun altro, magari chi voleva venire è stato dissuaso dalle previsioni, magari no.
Dal mio letto sento i rumori della notte asconese e se non fosse per il gorgogliare della fontana del Groppo sarebbe un silenzio assoluto, assordante ed è proprio ciò che amo di Ascona, il silenzio, i profumi, le notti stellate. Domani dicono che pioverà, ma poco importa, ciò che importa è essere qua, vivere questo momento.
Non ricordo da quanto tempo non scrivevo un post, un mese, due mesi? Non contiamo le poesie, sono dei riempitivi. Eppure qualche gita l’ho fatta, niente di che per intenderci, ma avrei potuto scrivere di una bellissima gita alla Valle Tribolata o della salita da Quinto al monte Fasce oppure di quella da San Martino al Forte Ratti, ma non l’ho fatto, è come se questa maledetta pandemia avesse inibito la mia voglia di scrivere, di pensare, di programmare il futuro, forse la stessa inibizione che mi vieta di uscire la sera a fare due passi o fare un giro in auto. Forse perché penso che questa non sia vita, sono solo pillole di libertà condizionata, il coprifuoco alle dieci, ora alle undici, mi salva il fatto di poter salire in valle e vedere il mio paese, i miei amici, ma quando eravamo in fascia arancione non si poteva. Non so, sinceramente non so che sarà, non so che dire o che fare, pensandoci bene non ho neanche più fatto fotografie, solo qualche macro e non ho più fatto escursioni sui miei monti, cazzo, come mi manca quella sensazione di libertà che provo quando cammino nei boschi e sono solo, circondato dalla natura e gli occhi si riempiono di bellezza, le orecchie dei suoni del bosco e tutto lo stress, tutti i pensieri evaporano. Già, mi mancano da morire, ma torneranno. Torneranno nuove escursioni, nuove fotografie, nuove emozioni da provare, nuovi pensieri di un venerdì notte.

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