Lame

Lame nel mio corpo,
aghi nella mia mente,
punte acuminate nel mio cuore,
mi rotolo percorso dal tuo pensiero,
mi contorco nel tuo ricordo,
il mio corpo lacerato dal tuo esistere
nella mia esistenza senza scopo.
Vorrei non pensare,
vorrei non ricordare,
vorrei non avere vissuto,
vorrei non avere toccato le tue mani,
che sento, che sfioro, che sogno,
vorrei non avere incrociato i tuoi occhi
che mi penetrano come le tue parole
mentre sulle labbra mi resta il sapore delle tue labbra,
amaro come il fiele della memoria,
visione onirica,
tra sogno e gioia,
felicità improvvisa
ed un vortice di follia
in un angosciante lontananza,
alienanti parole
e mortali silenzi,
penetranti silenzi,
lame che tagliano l’anima
e le tenebre che tornano a calare.

scritta a Genova nel marzo 2014

Lascia un commento