Archivi tag: Transumanza

Transumando

Settembre, andiamo. E’ tempo di migrare. Ora in terra di Abruzzi i miei pastori lascian gli stazzi e vanno verso il mare: scendono all’Adriatico selvaggio che verde è come i pascoli dei monti”.
Ecco come il grande Gabriele D’Annunzio celebrava la transumanza nella poesia “I pastori”, come decantava un mondo lontano dal suo stile di vita, ma che sentiva addosso, figlio e parte della sua terra, gli Abruzzi appunto.
Domenica a Santo Stefano si è celebrata l’edizione 2013 della Transumanza, una intelligente manifestazione nata non molti anni orsono che celebra il ritorno degli armenti  alle stalle dopo la migrazione estiva sui pascoli del Crociglia, una iniziativa capace di richiamare più turisti che un rally o una gara di trial, il cui unico rumore è quello dei campanacci dei bovini, un suono decisamente più gradevole e consono alla valle rispetto a quello dei motori.
Dalle foto che ho potuto vedere, penso che a Santo Stefano ad attendere vacche, mandriani, novelli pastori ed il corposo gruppo di cowboys al seguito ci fossero quasi mille persone, due ali di folla festante ad applaudire il passaggio della mandria, una sorta di red carpet nostrano dove al posto del tappeto si sarà probabilmente steso un fitto strato di evacuazioni marroni da parte dei bovini.
Per tutta sicurezza ho evitato le folle e la città e mi sono goduto la manifestazione in quel di Torrio, tra gli amici, con gli amici, dove tutto era molto più semplice e godibile.
Bicchieri di vino, focaccia, yogurt e tante fotografie, anche qui tanti scatti ai bovini, per un giorno più fotografati di una star di Hollywood. Tra le decine di fotografi dilettanti c’ero anch’io naturalmente, poi c’erano i fotografi, quelli bravi, quelli che mi emozionano come Antonio e Francesco, il piacere di rincontrarli e di scambiare qualche parola a distanza di due anni dal nostro incontro.
Poi, una volta che la mandria ha abbandonato Torrio, la mia domenica è continuata nel circolo del paese in uno squisito pranzo a base di stoccafisso, piatto decisamente non valligiano, ma cucinato divinamente da Ivana.
Con la Transumanza si è conclusa anche la stagione turistica in valle, in attesa della neve naturalmente. Dopo il saluto ai defunti, alle persone  che non possiamo più abbracciare,  che non ci sono più,  Santo Stefano chiuderà i battenti per qualche settimana. Chiuderanno i bar, i ristoranti, gli alberghi, anche qualche negozio: Santo Stefano diventerà un paese fantasma, esattamente come il suo primo cittadino che dal suo rifugio lancia strali verso gli abitanti incapaci di capirlo e colpevoli di averlo portato ai margini della povertà, ma questa è politica e questo non è il posto dove discuterne.