Archivi tag: Camogli

Un anno in 12 scatti

Il 2019 in 12 scatti

Ultimi scatti del 2018

Dodici momenti del 2018

Giro in riviera

Fine settimana cittadino.
La mattina del sabato sbrigo qualche commissione, ma devo trovare qualcosa da fare nel pomeriggio: la scorsa primavera ero stato alle Batterie sul monte di Portofino, mi piacerebbe tornarci, magari allungando un po il giro.
Parto da casa subito dopo pranzo, arrivo a San Rocco quando non sono ancora le due e mezza: lascio l’auto lungo la strada per la Ruta, scarponi, macchina fotografica e via.
E’ una bella giornata di fine novembre anche se il sole è un po pallido e l’aria non è caldissima, neppure calda, diciamola tutta, è parecchio fresca, soprattutto all’ombra.
Supero San Rocco dove trovo un po di pensionati intenti a godersi panorama e sole e imbocco il sentiero che va verso le Batterie.
Non c’è molta gente, quasi nessuno, un po di persone al baretto poco distante da San Rocco.
Fino alla Mortola il sentiero è lastricato in pietra, forse per i carretti o meglio, per gli scooter che possono agevolmente percorrerlo: dopo l’agglomerato di case, dopo una breve discesa ed una piccola fontana, diventa sterrato ed entra nella macchia.
In alcuni tratti è in leggera pendenza verso i piccoli canali che attraversa, ma la protezione è comunque assicurata da una robusta catena in acciaio, è quasi tutto in piano ad eccezione di un piccolo strappo tra le rocce che porta ad un punto di avvistamento detto della sentinella, utilizzato dalle truppe naziste durante la seconda guerra mondiale.
Da li si scende qualche metro, si salta una deviazione sulla destra per Punta Chiappa ed è nuovamente in piano, tra lecci e piante di corbezzolo i cui frutti sono disseminati lungo parte del percorso, ma nessuno è sulle piante.
Dopo aver superato l’ennesima postazione, in cinque minuti arrivo alla costruzione in legno dell’Ente Parco destinata all’accoglienza dei visitatori, è chiusa naturalmente, ma i tavoli all’esterno sono comunque fruibili da parte degli escursionisti.
Scendo verso le casematte che controllavano la costa sino a Genova: erano decisamente in posizione strategica, si vede tutta la riviera, da Camogli sino al capoluogo e anche oltre.
Come sempre le mie soste durano poco, il tempo di fare qualche scatto e riparto, sul sentiero che scende verso Punta Chiappa.
Supero gli ultimi bunker e mi tuffo nel bosco che arriva sino al mare: adesso il percorso attraversa una cifra di alberi di corbezzoli, questi si carichi di frutti.
Il sentiero è composto principalmente da scalini, alcuni anche alti, in più tratti ritrovo la catena di protezione, non tanto per inesistenti dirupi, quanto per fornire un appiglio al gitante di turno.
In meno di un quarto d’ora sono sul sentiero sul mare, tra Porto Pidocchio e Punta Chiappa e in pochi minuti arrivo in uno dei luoghi più belli della mia terra.
Ci sono una famiglia, un paio di coppie di fidanzati e silenzio, solo il rumore del mare che si infrange sugli scogli e un gatto che si gode il tepore che gli scogli rilasciano.
Mi fermo, respiro, godo la fantastica vista ed il momento di (quasi) solitudine: non serve molto per stare bene. Poi è ora di tornare, con la bellezza negli occhi.

Anatomia di un tramonto